Virgilio Ripari. Un pittore a Milano nel secondo Ottocento

Virgilio Ripari. Un pittore a Milano nel secondo Ottocento


Periodo:
Tipologia:
Comune: Asola


Una visione interiorizzata, armoniosa e lirica, talvolta languida e sentimentale della realtà, resa attraverso una materia pittorica liquida, dai contorni sfocati, tra dissoluzioni cromatiche e luminosità diffuse.
Virgilio Ripari come non lo avete mai visto. Un’esposizione “Virgilio Ripari. Un pittore a Milano nel secondo Ottocento” che ambisce a portar luce sulla sua produzione, sull’ambiente accademico di quegli anni e sul movimento artistico con cui si relaziona: la Scapigliatura.
Nato a Bozzolo si trasferisce ad Asola dopo pochi anni e grazie alle sue doti nel disegno e a una borsa di studio del Comune viene mandato all’Accademia di Brera nel 1861.
Legato allo spirito patriottico del tempo si arruolerà con Garibaldi partecipando alla Terza Guerra d’Indipendenza; ritornato poi a Milano vive anni di notorietà e la sua produzione artistica trova l’apprezzamento della ricca borghesia del capoluogo.

L’esposizione porterà il visitatore in un viaggio nell’Ottocento lombardo con i maestri del Ripari all’Accademia: il classicismo di Francesco Hayez, Giuseppe Diotti, Luigi Quarenghi, Enrico Scuri, Giovanni Pallavera e Sebastiano De Albertis.
A seguire sarà dato spazio ai precursori del movimento della Scapigliatura quali Giovanni Canovali detto il Piccio, Federico Faruffini e Filippo Carcano, con la loro ricerca di un linguaggio nuovo contro l’accademismo di quegli anni.
Un percorso che analizzerà i pittori a lui contemporanei: Tranquillo Cremona, Vespasiano Bignami, Mose’ Bianchi, Francesco Didioni, Eleuterio Pagliano, Leonardo Bazzaro, Gaetano Previati, Francesco FilippinI, Pompeo Mariani, Angelo Achini, Eugenio Gignous.
Un universo dinamico e sorprendente, artisticamente e intellettualmente molto raffinato e sperimentale; una generazione, delusa dagli esiti dell’Unità, che cercherà risposte ai propri dubbi esistenziali e alla propria vocazione ribelle in atteggiamenti ostentatamente bohémien e in un linguaggio artistico sperimentale e moderno, sul quale affonderà le radici molta della pittura dei decenni successivi.

La mostra, voluta dall’Amministrazione Comunale di Asola e organizzata presso il Museo Civico “Goffredo Bellini”, nasce da un’idea di Vincenzo Denti, Gianluca Bottarelli e Mario Lazzari e aprirà le porte al pubblico sabato 27 ottobre alle ore 16.00.
Per tutta la durata della rassegna, un ricco programma di incontri, visite guidate e attività didattiche.



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