Il carnevale gnoccolaro

Il carnevale gnoccolaro


Periodo: Febbraio
Tipologia: Eventi speciali, Feste dei sapori
Comune: Castel Goffredo


La tradizione vuole che l’ultimo venerdì di Carnevale, a Castel Goffredo siano allestite cucine operose e cantine effervescenti in nome di Re Gnocco, monarca dai pieni poteri ma ridanciano, gran mangiatore e bevitore, tutto dedito alla felicità dei propri sudditi. Nel giorno (l’unico) della sua incoronazione egli domina incontrastato e gli stessi pubblici amministratori devono fare atto di devota sottomissione. Fino agli anni ’50 gli gnocchi venivano impastati in Piazza; ancor oggi comunque sono cotti e conditi alla presenza del popolo affamato al quale sono distribuiti gratuitamente.

Il Carnevale di Castel Goffredo pare essere più antico addirittura di quello di Viareggio. Se ne hanno notizie già nel ‘600, anche se la tradizione del VENERDI’ GNOCCOLARO risale alla seconda metà del 1800. La fortunata scoperta di un manifesto risalente al 1875 ha dato la possibilità di datare precisamente al 1872 la nascita del Venerdì Gnoccolaro che ha la sua maschera caratteristica proprio in Re Gnocco a cui, nel 1914, durante l’edizione che segnò l’inizio dell’era moderna di questa manifestazione, venne addirittura dedicato un inno composto dal maestro Edoardo Zappa.

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Da allora si celebra il rituale di sempre: il Re, appena incoronato, dà il via ai festeggiamenti. Normalmente si tratta di una sfilata di maschere. Ogni 4 anni, però, la manifestazione si arricchisce di imponenti e coloratissimi carri allegorici.

Siete tutti invitati al cospetto del nostro amato Re Gnocco domenica 26 febbraio 2017

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E’ molto probabile che l’introduzione di questa Festa a Castel Goffredo trovi la sua ispirazione in un fatto veronesi. Quando nel 1531 il medico veronese Tommaso da Vico offrì all’affamato popolo di San Zeno farina, burro e formaggio, dando così inizio alla secolare tradizione del Bacanal, si trovava a Verona anche Cesare Fregoso, capitano della Repubblica di Venezia, con il prestigioso segretario Matteo Bandello. Pochi anni dopo, nel 1536, la famiglia Fregoso si trasferiva a Castel Goffredo presso la Corte del marchese Luigi Gonzaga ed è molto probabile che il novelliere Bandello non abbia mancato di raccontare il singolare aneddoto. A quell’epoca, tuttavia, si sa che il Marchese prediligesse trascorrere il periodo carnevalesco a Mantova.



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